28/06/2013 - Crollo delle quotazioni oro
La bolla dell'oro è scoppiata. Sul metallo giallo si è abbattuta un'ondata di vendite clamorosa, forse impensabile fino a qualche tempo fa considerando il suo status di "bene rifugio" nei periodi di maggiore turbolenza sui mercati finanziari.
Ora l'oro è diventato semplicemente una commodity speculativa, messa k.o. dalla decisione della FED di programmare la exit strategy dall'attuale politica monetaria ultra-espansiva che si protrae ormai da oltre 4 anni. Stanotte, sui mercati asiatici, la quotazione dell'oro è crollata a 1.180 dollari l'oncia.
Si tratta del minimo più basso da inizio agosto 2010. Da inizio anno il valore dell'oro è diminuito del 40%, mentre dai massimi storici di 1.921 dollari di settembre 2011 la perdita supera il 60%. E' una vera e propria fuga dall'oro, come dimostrato dai recenti deflussi record dagli Etf che investono in lingotti.
Tra i motivi principali del crollo delle quotazioni dell'oro ci sono le aspettative di riduzione degli stimoli monetario della FED, l'apprezzamento del dollaro americano, i bassi rischi di inflazione futura, i deflussi dagli Etf e il crollo della domanda.
Emerge un fattore comune nei vari report degli analisti: il boom dell'oro ' finito. Dopo 12 anni di rialzi ininterrotti, che avevano portato l'oro da una quotazione inferiore ai 300 dollari a 1.921 dollari, il ciclo rialzista del metallo giallo è giunto al termine. Come al solito il crollo dopo una bolla speculativa è impressionante, per cui la discesa dei prezzi potrebbe ancora proseguire nei prossimi mesi. Secondo alcuni analisti, l'oro potrebbe tornare a 1.000 dollari l'oncia.